Abstract: Il presente lavoro si propone di illustrare il pensiero di Giovanni Botero sulla guerra, estrapolandolo dalle sue opere più significative in un percorso omogeneo che va dal suo primo testo politico alle opere della maturità che lo hanno reso famoso allora come oggi. Dopo una breve introduzione sulla formazione di Botero e sul rapporto tra cristianesimo e guerra, il contenuto del “De regia sapientia” viene analizzato alla luce della polemica machiavelliana sull’etica cristiana e della successiva reazione della Controriforma: si può essere un buon cristiano e un buon soldato? Si procede poi con le considerazioni di Botero sull’utilità delle conquiste nel Nuovo Mondo, che giustificano anche l’uso della “forza onesta”. L’ultima parte del saggio affronta la prospettiva generale sulla guerra che troviamo nella sua opera più famosa, “Della ragion di Stato“, e in uno dei suoi ultimi saggi, “I capitani“, in cui, chiudendo il cerchio, vengono esaltate le gesta di chi mette le armi al servizio di Dio.
Autore:Chiara Silvagni
Fonte:Nuova Antologia Militare
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